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Volkswagen: sanzione dell’Antitrust italiana da 5 milioni di euro

L’Authority che opera a tutela dei consumatori, guidata da Giovanni Pitruzzella, ha multato con la sanzione massima, cinque milioni di Euro, la società automobilistica tedesca per l’inganno riguardo alla comunicazione dei valori delle emissioni inquinanti.
Nonostante l’importo sia basso confrontato a quello stabilito dal Dipartimento di Giustizia statunitense (14,7 miliardi di dollari), che ha fatto seguito ad una “class action”, la Volkswagen ha deciso di presentare ricorso al Tar contro la sanzione dell’Antitrust italiana.
Anche in Germania le cose si muovono; media tedeschi segnalano che la casa automobilistica di Wolfsburg rischia di pagare quasi quattro miliardi per la stessa ragione.

Secondo l’Antitrust italiana, Wolkswagen non ha rispettato il Codice del Consumo: i suoi clienti, infatti, hanno effettuato una scelta (l’acquisto di un bene qual è l’automobile) non consapevoli delle reali caratteristiche dei veicoli acquistati, soprattutto considerando che in vari cataloghi informativi diffusi dal Gruppo sono comparsi messaggi pubblicitari che attribuiscono al produttore una particolare sensibilità ai temi ambientali.

Volkswagen diesel gate

Il caso della programmazione delle centraline elettroniche per passare i test d’inquinamento, come si sa, è partito da autovetture Volkswagen. Circa 15 giorni fa, sempre sul tema del dieselgate, si è prospettata l’ipotesi che anche la Nissan possa essere imputabile di avere programmato in modo simile le proprie centraline. E’ notizia di venerdì che, forse, anche la FCA Chrysler possa essere coinvolta in un diesel gate. Intanto i consumatori, come già annunciato per il caso Volkswagen, possono iniziare un’azione di intermediazione nei confronti dei concessionari.

Wolkswagen gate

Da un po’ di tempo non si sente più parlare del caso Volkswagen. Tutto sembra tacere. Alcuni automobilisti si sono aggregati per fare causa direttamente alla casa tedesca. Riteniamo, come tutela del consumatore, che momentaneamente sia azzardato intentare una causa quando è ancora in atto la riforma del codice di procedura penale e civile. Solo a riforma avvenuta si potrà decidere quali saranno le forme migliori per arrivare ad un processo. Certo è che hanno fatto bene quegli automobilisti che comunque hanno cercato una soluzione stragiudiziale con il concessionario e non con la casa madre.

Dieselgate della Volkswagen: aggiornamenti.

Lo scandalo dieselgate non sembra più trovare posto nelle cronache attuali, complici anche i recenti episodi di cronaca nera. Ma nonostante il basso profilo mediatico, appaiono più che mai vive le possibilità di ottenere un risarcimento. Circa un mese fa, la casa automobilistica tedesca ha dichiarato che oltre i 6,5 miliardi di Euro previsti per i richiami (cd. recall) delle auto oggetto dello scandalo, sarà necessario accantonare ulteriori ingenti fondi per far fronte alle conseguenze legali della frode. Ne consegue che il semplice richiamo Continue reading “Dieselgate della Volkswagen: aggiornamenti.” »

SCANDALO VOLKSWAGEN: I NUMERI.

Lo scandalo Volkswagen sta raggiungendo dimensioni abnormi. Secondo fonti ufficiali fornite dai vertici della stessa casa automobilistica, solo in Italia sarebbero 650.000 le auto dotate del software ideato per frodare i test di controllo sulle emissioni diesel. Non potendosi prevedere quali siano le reali dimensioni dello scandalo ma soprattutto quale potrà essere l’impatto dello stesso sulla solidità economica del gruppo, il Tutelaconsumatori sollecita i Consumatori interessati a rivolgersi senza indugio ai propri uffici al fine di ottenere un’adeguata tutela.

Consumatori e Volkswagen

Il Consumatore è tutelato dal Codice del Consumo che, nella sua filosofia, pone come suo primo interlocutore il fornitore di beni e servizi in cambio dei quali ha corrisposto la giusta cifra.
Nello specifico, l’acquirente di un’autovettura potrà agire nei confronti di colui presso il quale ha acquistato l’autovettura; condizione indispensabile per far ciò sarà la richiesta di risarcimento dei danni, unitamente alla messa in mora del fornitore stesso.
S’invitano quindi i Consumatori a rivolgersi al CTCR-Tutelaconsumatori ai seguenti recapiti: 051/320322 (orari d’ufficio), 331/7627666 oppure scrivete a tutelaconsumatori@tutelaconsumatori.it