In questi giorni si sente molto parlare di risparmiatori traditi. E’ bene ricordare la differenza tra risparmio e investimento. Il risparmio, tutelato e garantito anche dallo Stato, è l’accantonamento di quel danaro che uno ha in sovrappiù, casomai lasciato nel conto corrente, ma mai investito.
Ogni danaro non risparmiato è dunque investito. Un investimento presenta sempre dei rischi. Basti pensare al bassissimo costo del denaro presso la Banca centrale europea per capire che tutto ciò che ha un rendimento superiore ha anche un rischio. Questo per sedare un po’ i rumori di tutti quelli che si presentano come risparmiatori, casomai truffati, mentre in realtà sono degli investitori. Questa buona regola sarebbe da tener presente ogni qualvolta ci si rivolge alla banca per un investimento.
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Decreto rimborsi risparmiatori banche popolari
È stato emanato il decreto sui criteri di rimborso dei risparmiatori rimasti coinvolti nel crac delle banche popolari. Dividi et impera, questo è il motto di questo decreto: esso, infatti, divide la schiera dei risparmiatori in azionisti, obbligazionisti ed acquirenti di prodotti derivati. Tra questi, otterrà un risarcimento solo chi ha un reddito inferiore a € 35.000 oppure un patrimonio inferiore a € 100.000. Ma per patrimonio cosa si intende? Non è ben chiaro, al punto che gli stessi di risparmiatori chiedono che il decreto venga ritirato. Non si vedono grosse prospettive, al punto che la soluzione si rimanderà alla costituzione di parte civile nel processo penale, che però è ancora tutto da istruire.
Banche popolari: varato il decreto per il rimborso dei risparmiatori
Finalmente varato il decreto per il rimborso dei risparmiatori, tristemente coinvolti nei crack delle note banche popolari. È previsto un congruo rimborso alle fasce più deboli, ma ciò non è detto che possa soddisfare gli astanti. Si guarderà nei prossimi giorni come evolverà la situazione, per poter anche dare consigli su come agire.
Fallimento Banche Popolari
Risparmiatori fermi al palo in attesa del Decreto che non esce. E’ infatti vincolante l’emanazione di un decreto che regoli i criteri dei rimborsi previsti.
Risparmio e investimento
Purtroppo Si confondono le due cose in quanto risparmiare significa accantonare il denaro in esubero. Ogni altra forma di gestione del denaro è da considerarsi investimento.
Il caso è da riferirsi alle note vicissitudini bancarie, significando che non si tratta di risparmio ma di investimenti e, in Italia è tutelato solo il risparmio e non l’investimento.
Viene quindi difficile ogni azione atta a risarcimento se non la futura sede penale in cui verranno processati gli imputati del fallimento e in quella sede costituirsi parte civile.
RISCHIO ZERO
Diverse persone chiedono quale possa essere un investimento a rischio zero. Vi diciamo subito che non esiste.
Si deve partire dal presupposto che i soldi vengono prestati a terzi, e già questo deve far riflettere sulle garanzie che detti soggetti possono dare. Ma facciamo l’esempio più semplice, ad esempio un’obbligazione. La Banca Continue reading “RISCHIO ZERO” »
CONSUMATORI: OBBLIGO DI CONCILIAZIONE E ARBITRATO CONSOB
Se ne deve prevedere l’obbligo di adesione dell’intermediario alle istanze di conciliazione presentate. Si eviterebbero i ricorsi avanti i Tribunali ordinari, con tre gradi di giudizio ed il rischio di prescrizione.
Il beneficio lo avvertirebbero soprattutto i risparmiatori, che in breve vedrebbero un giudizio della vicenda, per poi eventualmente valutare il da farsi, ma in maniera concreta.
BANCA: CAMBIA BOLLO FISSO
Dal 2014 verrà eliminato il bollo fisso di 34,2 € sui depositi ed, in cambio, verrà elevata dall’1,5 al 2 per mille la tassa percentuale. Ne beneficeranno così i piccoli depositi.
Una tassazione certamente più equa, a favore dei piccoli risparmiatori.
CORRENTISTI & SOFFERENZE
Stranamente le sofferenze bancarie sono costituite, prevalentemente, da difficoltà finanziarie legate a conti correnti di persone fisiche.
Sarebbero oltre 1 milione i soggetti interessati ed in parte potrebbero beneficiare di rinegoziazione del debito secondo la Legge 3 del 2 gennaio 2012.
RISPARMIATORI ED INVESTITORI: QUALI DIFFERENZE? di Matteo Delpino
Il Risparmiatore rappresenta l’investitore che vuole assumere posizioni di rischio molto basso e si pone come obiettivo la semplice salvaguardia nel tempo del valore del proprio capitale. Da esso si differenzia l’Investitore che rappresenta un’evoluzione del risparmiatore che, accettando di affrontare un rischio mediamente controllato, ma progressivamente più alto, fissa un arco temporale più lungo per ottenere un rendimento del proprio capitale che vada oltre la salvaguardia del valore nel tempo.