svoltasi in data 07/12/2009, il ricorrente chiedeva la portabilità del proprio numero di utenza telefonica mobile da Vodafone Spa a Tim Spa, avendo sottoscritto un piano tariffario di notevole convenienza rispetto al precedente. A seguito dell’inadempienza del nuovo gestore, il quale aveva fatturato al ricorrente un piano tariffario più oneroso rispetto a quello concordato, l’udienza di conciliazione del Corecom sanciva l’immediato recesso del contratto e lo storno totale delle bollette telefoniche ingiustificate.
CRACK BOND ARGENTINI
Il successo riscontrato negli incontri personali ed individuali con il Legale, ha manifestato la necessità di ulteriori sessioni nel mese di Gennaio 2010.
Saranno sempre su appuntamento e senza alcuna spesa aggiuntiva oltre alla quota assocuiativa.
CONTROVERSIA TIM S.p.A. di Matteo Delpino
svoltasi in data 07/12/2009, il ricorrente chiedeva la portabilità del proprio numero da Tm Spa a Wind Spa, a seguito del contratto di fornitura di utenza telefonica sottoscritto con Wind Spa in data 21/01/2009. Non solo Tim Spa si rifiutava di adempiere all’obbligo di concedere la portabilità del numero ma continuava ad inviare fatture al ricorrente, nonostante il contratto fosse stato recesso. L’udienza di conciliazione presso il Corecom accoglieva l’istanza di parte attrice, stornando tutte le fatture illegittime e concedendo la portabilità richiesta.
FALLIMENTO ZOPPI.SIM
E’ ancora sospeso il processo d’Appello della Causa Consob. Riprenderà a metà febbraio.
Ampia adesione dei Soci all’azione risarcitoria della “Legge Pinto”.
Sono stati depositati sia gli atti per i quali la procura al difensore è stata conferita in sede di riunione 1 maggio u.s. in Caltanissetta, sia gli atti per i quali sono state successivamente inviate al difensore le procure notarili.
Per i primi l’udienza è stata fissata il prossimo aprile, per i secondi mercoledì 9/12 p.v. il nostro legale si recherà nuovamente a Perugia per verificare la fissazione dell’udienza o, in assenza, urgenziarla.
CRACK CIRIO
l processo capitolino prosegue a ritmo serrato. Le udienze in calendario, già comunicateVi dal legale, sono confermate.
Nel primo trimestre del 2010 inizieremo i contatti e/o gli incontri con i nostri soci per definire le azioni da intraprendere contro le Banche: ormai il processo penale ha fornito elementi sufficienti per agire nei loro confronti in sede civile.
CRACK PARMALAT
Il processo a Parma prosegue con la celebrazione di tutte le udienze e la risoluzione di tutte le problematiche che la stessa trasmissione di Rai Tre Report del giorno 29 novembre u.s. ha riferito. Sono tutt’ora in corso le udienze di escussione dei testi e periti del pubblico ministero.
Analogamente è stato in televisione riferito anche sul processo milanese in conseguenza del quale abbiamo la sentenza contro il Tanzi che ha proposto appello.
Sul sito internet della Rai dovrebbe essere possibile conoscere le modalità per rivedere via computer la detta trasmissione.
FALLIMENTO MERCHANT UNION
Il decreto della Corte di Appello di Genova, Sezione Terza, alla quale ci siamo rivolti – ed avanti alla quale abbiamo discusso il ricorso all’udienza del 6 marzo u.s. al cui esito il Collegio si era riservato – nell’interesse dei Soci che hanno conferito il mandato, per richiedere condanna dello Stato, e dunque risarcimento del danno, ai sensi della “Legge Pinto” conseguente alla eccessiva ed irragionevole durata del procedimento penale “Merchant” è stato, come sapete, pronunciato, ma il risarcimento non lo riteniamo congruo. Per lo scopo il legale darà ingresso, finito di raccogliere i consensi richiesti, a ricorso per Cassazione avverso detto decreto onde istanziare la quantificazione di somma maggiore. Quanto dovuto sarà comunque nel frattempo corrisposto dallo Stato, cioè dal Ministero della Giustizia non oltre il prossimo anno, plausibilmente nel primo semestre. Ad inizio di ogni anno, infatti, il Ministero costituisce dei fondi ad hoc per le condanne ex legge Pinto.
Per quanto concerne il condannato in via definitiva del processo “Merchant Union” ormai finite le indagini sui beni investiremo la competente Procura della Repubblica, in mancanza di offerta risarcitoria, per omessa ottemperanza alle sentenze contenenti provvisionali a favore delle parti civili e per intestazione fittizia di beni. Non crediamo che il condannato intenda scontare altri anni aggiuntivi di detenzione.
FALLIMENTO URAFIN
Per quanto concerne la vicenda “Gruppo Urafin” (riferendoci con tale espressione, tra le altre, in particolare alle S.p.A. Urafin, Rigefin, Financial Services, Sofina Leasing, Immobiliare Emiliana Nuova, SAS Italia, Banca Agricola Nord Calabria ed Alpi Assicurazioni) la situazione attuale è la seguente:
1. a breve inizierà il processo di appello richiesto dal Costa avanti la Corte di Bologna; qualora non fissato entro il primo trimestre del prossimo anno depositeremo istanza di celebrazione: abbiamo infatti interessi a giungere alla sentenza definitiva in quanto l’imputato possiede numerosi beni.
2. la Corte di Appello di Ancona alla quale siamo ricorsi, nell’interesse dei Soci che hanno conferito il mandato, per richiedere condanna dello Stato, e dunque risarcimento del danno, ai sensi della “Legge Pinto” a causa della eccessiva ed irragionevole durata del procedimento penale “Urafin” dovrebbe fissare la prima, e unica, udienza tra marzo e giugno del prossimo anno.
3. non stiamo certo trascurando la posizione del Fabbretti e la ricerca dei suoi beni. Non è semplice (per ora abbiano rinvenuto terreni) ma l’esperienza Cofeur (di cui sopra) ci insegna quali strade percorrere; riteniamo che anche in questo caso possano essere rinvenute intestazioni fittizie con ogni conseguenza di legge.
FALLIMENTO COFEUR
E’ in corso la procedura esecutiva al fine di ottenere dallo Stato -Ministero dello Sviluppo Economico- il pagamento a favore delle parti civili costituitesi contro Zaccagnini, della somma di € 20.000,00. Il legale sta facendo il possibile per ottenere quanto dovuto il più presto possibile in esecuzione della sentenza del Tribunale Collegiale di Milano in relazione alla quale sono già state effettuate le notifiche. La previsione è intorno ai 120- 150 giorni di cui 30 sono già decorsi.
Per quanto concerne la vicenda Cofeur abbiamo individuato ed avuto conferma del luogo di dimora del Melloni, del nome e del cognome nuovo che si è attribuito e stanno inoltre per pervenirci i documenti relativi alle sue attività. Vi è molto fermento intorno a queste nostre indagini delle quali, per motivi di riservatezza (vogliamo evitare che le circostanze diventino note anche a persone non socie del C.T.C.R.) riferiamo solo stringatamente. Individuate con certezza le attività Vi riferiremo le modalità per far valere i nostri diritti di credito in Spagna. Le attività paiono comunque evidenziare l’esistenza di notevole liquidità. Nel frattempo circa 50 raccomandate a.r. saranno inviate entro il corrente mese per interrompere la prescrizione a tutti gli imputati del processo ferrarese: non rinunciamo certo alla possibilità di sottoporre a pignoramento anche i loro beni.
PROCESSO BREVE
Molti soci ci chiedono se la futura legge sul processo breve potrà avere ripercussioni sui processi penali nei quali vi sono le costituzioni di parte civile.
Difficile fornire un parere su una legge ancora in fase di formazione.
Comunque, in base ai principi generali del diritto, l’eventuale prescrizione dei reati non precluderà ai costituiti di proseguire l’azione in sede civile in quanto le costituzioni hanno interrotto e dunque fatto salvi i termini di prescrizione.