Il processo avanti il Tribunale Penale di Roma prosegue a ritmo serrato con udienze bi-trisettimanali.
E’ plausibile giunga al termine verso fine anno. Per quanto concerne le azioni civili risarcitorie contro le Banche, al fine di precostituirci delle prove ed interrompere la prescrizione, stiamo studiando il testo di una missiva che Vi invieremo affinchè Voi, a Vostra volta, la indirizziate alla Banca che vi aveva venduto i titoli. Ciò non significa voler fare causa ma è un passo necessario per riservarVi il diritto di farla.
FALLIMENTO ZOPPI.SIM
Importanti novità. Si è celebrata l’udienza avanti la Corte di Appello di Perugia alla quale siamo ricorsi, nell’interesse dei Soci che hanno conferito il mandato, per richiedere condanna dello Stato, e dunque risarcimento del danno, ai sensi della “Legge Pinto” a causa della eccessiva durata del procedimento civile contro la Consob. All’esito il Collegio si è riservato. Attendiamo dunque, entro qualche settimana, di conoscere quale sarà l’entità del risarcimento liquidatoVi.
Per quanto concerne la causa contro la Consob, come sapete da missiva inviataVi dal nostro legale, essa proseguirà all’udienza, probabilmente l’ultima, del 27 ottobre prossimo. In questi giorni il nostro legale sta contattando il Curatore (pare vi sarà un ultimo riparto) nonché studiando una nuova possibilità risarcitoria: quella di richiedere allo Stato, a’ sensi della recentissima sentenza della Cassazione (n. 28318/09 pubblicata il 31/12/09 e da poco resa nota dalle riviste giuridiche specializzate), un risarcimento danno indicativamente compreso tra € 6.700,00 e 9.000,00. All’esito di questo studio, riceverete una missiva esplicativa.
CRACK BOND ARGENTINI
Dopo la recente offerta di “concambio” è giunto il momento, per chi è interessato, di contattarci, per iniziare le azioni contro le banche. Il concambio al 40% in 28 anni è la prova provata del danno che le Banche hanno cagionato agli ignari risparmiatori.
FALLIMENTO COFEUR
Eccezionale risultato ottenuto dal nostro legale all’udienza del 10 maggio scorso relativo all’appello proposto da
Zaccagnini e dal Ministero dello Sviluppo Economico; quest’ultimo per sottrarsi al pagamento a favore delle parti civili costituitesi contro Zaccagnini con la chiamata in causa di detto Ministero, della somma di € 20.000,00.
Infatti, appreso all’udienza del detto 10 maggio che il processo penale sarebbe proseguito all’udienza del 4 ottobre, economicamente, il Ministero in aula, per mezzo dell’Avvocatura, aveva chiesto la sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza penale di primo grado che lo obbliga a versarVi la somma di € 20.000,00 adducendo una serie di questioni processuali. Il nostro legale, chiesta ed ottenuta la parola, con una lunga e vibrata arringa si è fermamente opposto a detta richiesta. Il Collegio di Appello milanese si è riservato la decisione. Proprio alcuni giorni orsono è stata resa nota la ordinanza resa a scioglimento della riserva con la quale la Corte di Appello di Milano, sposando le nostre tesi difensive, ha rigettato la richiesta dell’Avvocatura. Il Ministero dunque deve pagarVi e Vi pagherà; differentemente pignoreremo le Vostre somme a Roma in Banca d’Italia con atto di pignoramento presso terzi.
Vi sono inoltre novità sui beni del Melloni Stefano (ed anche del fratello Valerio): a breve, probabilmente in Spagna, ci sarà l’incontro col nostro referente. Assunte le ultime informazioni riferiremo il tutto alla Procura di Ferrara. Saremo più dettagliati dopo l’incontro.
CONTROVERSIA H3G SPA di Matteo Delpino.
svoltasi in data 09/06/2010, il Ricorrente, dopo avere concluso un contratto con H3G SPA in data 27/08/2009, proponeva istanza di conciliazione presso il Corecom. La delegata del procedimento di conciliazione sanciva la risoluzione del contratto in essere nonché lo storno integrale delle fatture indebitamente attribuite al Ricorrente medesimo. Veniva altresi riconosciuta una piccola somma a titolo di risarcimento dei danni morali.
DISCIPLINE BIONATURALI: RISCHI PER IL CONSUMATORE?
La risposta è “sì”, qualora riuscisse il colpaccio di equiparare gli operatori di tali discipline alle Estetiste|
A lanciare l’allarme è la “Federazione Italiana Shiatsu”, che si rivolge anche al CTCR con la seguente ed eloquente lettera: “Con la presente, quale Federazione Italiana Shiatsu, sottoponiamo a codesta Associazione il seguente quesito:
La PdL Milanato intende attribuire alle estetiste l’esercizio in esclusiva delle Discipline Bio Naturali tra cui lo Shiatsu; questa attribuzione viene fatta nell’ambito di un iter formativo che ha tutt’altro indirizzo e nel quale solo un ridotto numero di ore potrà essere dedicato alla pratica e allo studio dello Shiatsu.
Come Federazione Italiana Shiatsu che associa solo Operatori con iter formativo triennale finalizzato a quest’Arte (monte ore superiore alle 700) riteniamo tale disegno di legge dannoso per gli utenti che verrebbero privati della possibilità di avvalersi dell’opera di Professionisti con formazione specifica nelle singole Discipline Bio Naturali.
Chiediamo pertanto a codesta Associazione una risposta in merito e un appoggio a tal proposito.”
Dalla lettura di questa lettera è chiaro il rischio di sottoporsi ad un trattamento qualitativamente molto inferiore a seconda dell’operatore che lo pratica. E’ veramente intollerabile che un Consumatore riceva un surrogato di ciò che chiede, pagandolo al prezzo del prodotto buono. Forse non si può parlare di truffa, ma l’ipotesi non è così remota.
Detto questo, sarebbero graditi i vostri commenti sull’argomento.
CRACK PARMALAT
26 Maggio 2010 – Tribunale di Milano, Corte d’ Appello. Confermata la condanna a 10 anni di reclusione a Tanzi per il crack Parmalat. Tanzi dovra’ risarcimento alle parti civili di 100 milioni a titolo di provvisionale. Condannati a 2 anni e 6 mesi anche Silingardi e Bonici. Ora i Giudici hanno 90 giorni per depositare la sentenza.
SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA
A fine marzo in Emilia Romagna sono stati sequestrati dalla Guardia Forestale medicinali illegali e potenzialmente pericolosi per la salute.
Il controllo su 45 esercizi commerciali specializzati ha portato a 7 sequestri tra Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Rimini.
Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti importati dalla Cina e utilizzati nella medicina alternativa per curare malattie muscolari, reumatismi, asma, ma anche semplicemente con funzioni afrodisiache e contenenti pene essiccato di pantera, ossa di macaco, ghiandole di cervo muschiato ecc…
Presso il deposito della forestale dell’aeroporto Marconi di Bologna assieme a “macabri trofei” come il leone impagliato e le corna di antilope, da grattugiare come parmigiano contro la pressione bassa, c’è un gran quantitativo di medicamenti che vanno dalle pastiglie di rinoceronte allo sciroppo a base di bile d’orso.
Questo raccapricciante commercio che avviene contravvenendo alle normative CITES (la convenzione di Washington sul commercio delle specie di flora e fauna in via di estinzione), ha anche un prezzo enorme in termini di sfruttamento e sofferenza animale.
La bile d’orso ad esempio viene ottenuta attraverso un crudelissimo procedimento che sottopone l’animale, immobilizzato in gabbie/bare con un catetere infilato nell’addome, ad anche 20 anni di inimmaginabili torture e sevizie. Boicottare i prodotti illegali non è l’unica strada praticabile.
L’Associazione “Salviamo gli orsi della Luna” con sede a Bologna, supporter di Animals Asia Foundation (ente benefico internazionale che si batte per la chiusura delle fabbriche della bile), promuove iniziative di sensibilizzazione e di denuncia (mostre, convegni, banchi di raccolta firme).
Recentemente ha lanciato la campagna “Adottiamo un orso” per dare un segnale concreto contro questo scempio e fungere da raccordo per realizzare un sogno che a livello individuale potrebbe risultare proibitivo, dato che la cifra da raggiungere è ragguardevole (ca.10.000 euro).
Adottare un orso significa sostenere i costi delle cure veterinarie, delle operazioni chirurgiche e della lunga riabilitazione di cui necessita una volta sottratto alle fabbriche e rimesso in libertà in oasi protette (molti hanno tumori, infezioni croniche, arti atrofizzati, alcuni di essi sono ciechi e circa un terzo sono mutilati).
Si può aderire all’iniziativa mandando un contributo attraverso il bollettino allegato alla rivista (qualsiasi cifra è importante!).
Per informazioni su questo tema, le attività promosse da Salviamo gli Orsi della Luna e l’andamento della raccolta fondi, è possibile visitare il sito www.orsicinesi.org o telefonare al num. 333-4285644.
Per contribuire economicamente, considerando che qualsiasi cifra va bene, si possono utilizzare i seguenti riferimenti:
BOLLETTINO POSTALE: ccp n.99741712 oppure
BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT31R0760103200000099741712 (ABI 07601-CAB 03200)
intestato a: Ass.SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA
Causale: Progetto “Adottiamo un Orso”
NUBE E RIMBORSO BIGLIETTI
Parla chiaro il “Regolamento europeo 261/04”, ovviamente per la parte di viaggio non usufruita. Possono essere offerte altre forme di rimborso che il Consumatore può o meno accettare.
Tutto ciò non esclude l’assistenza a terra.
CRACK PARMALAT
Giungono richieste sul destino del ricavato dei quadri di Tanzi; quasi certamente rientreranno nei beni risarcitori