I correntisti delle banche venete Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno ricevuto una proposta di rimborso delle perdite subite. La proposta riguarda correntisti, obbligazionisti ed azionisti. Tutto bene, quindi? Non si direbbe, vista l’esiguità della cifra proposta come rimborso: il 15% delle somme perse.
L’unica categoria che potrebbe trarre vantaggio da questa proposta è quella degli azionisti, poiché difficilmente il titolo riprenderà quota fino a tornare al valore d’acquisto. Gli altri correntisti, invece, avendo sottoscritto piani di investimento a più basso valore di rischio, accettando l’offerta vedrebbero riconoscersi ingiustamente una cifra troppo bassa.
Le condizioni poste dalla banca per il successo dell’offerta sono le seguenti: la rinuncia a qualsiasi azione legale contro la banca e l’adesione di almeno l’80% dei potenziali aderenti all’accordo.
Da quanto esposto appare immediatamente che l’accordo proposto sia un capestro, vantaggioso solo per le banche, che vedrebbero realizzati gli obiettivi di ridurre al minimo le cause di risarcimento danni e mettere un freno al deflusso di liquidità.
Auspicabile, quindi che – discorso sugli azionisti a parte – i correntisti non cedano di fronte a condizioni così poco allettanti, optando, invece, per azioni di gruppo con l’obiettivo di ottenere rimborsi di ben maggior valore.