Fondo interbancario di tutela dei depositi: cosa copre

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) fu costituito nel 1987, inizialmente ad adesione volontaria; dal 2011 è un consorzio obbligatorio avente come scopo la tutela dei depositi su conti correnti bancari (e non solo). Ad esso devono aderire tutte le banche italiane aventi come forma societaria la spa; le succursali di banche comunitarie operanti in Italia aderiscono su base volontaria, la qual cosa è finalizzata ad integrare la tutela offerta dal sistema di garanzia dello Stato di appartenenza. Sul sito ufficiale del fondo è possibile consultare l’elenco delle banche aderenti:

Banche consorziate

Il fondo copre depositi nominativi (conti correnti, depositi a risparmio nominativi, certificati di deposito nominativi, buoni fruttiferi); in pratica, si tutela il risparmio, ma non l’investimento, fino ad un importo a persona di 100.000 Euro. Le banche di credito cooperativo non aderiscono in quanto esse stesse hanno costituito un fondo che presenta caratteristiche simili; anch’esso copre fino a 100.000 Euro a persona.

Il BancoPosta non aderisce a questa istituzione, poiché i depositi su conto corrente BancoPosta e tutti i titoli postali sono garantiti direttamente dallo Stato.

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