Archivio mensile:Marzo 2016

Buona scuola o scuola beffata?

Ed eccoci qua…L’Italia investe sempre meno nell’educazione dei suoi cittadini tanto da indossare la maglia nera in UE per la spesa in Istruzione. Secondo quanto rivelato da statistiche l’Italia ha destinato all’Istruzione solo il 7,9% della propria spesa ( in calo rispetto ad anni precedenti) a fronte del 10,2% della media europea.
E ancora…il nostro Paese risulta al penultimo posto anche nella spesa per la cultura.
In dettaglio l’ Italia risulta in linea con la media per quanto riguarda l’educazione primaria; lievemente più bassa per quella secondaria, molto inferiore per l’educazione universitaria e post universitaria e nella ricerca.
La domanda allora sorge spontanea: possiamo parlare di “Buona scuola” o di scuola beffata?

(M.M.)

La dislessia: cos’è e come comportarsi

La dislessia comporta difficoltà di grado lieve, medio e severo nella lettura e nella comprensione dei testi e dei numeri, nella memorizzazione delle definizioni e dei termini specifici.
In generale i bambini con dislessia non hanno un “rapporto natutale” con l’apprendimento, ma necessitano di spiegazioni che passino anche attraverso l’esempio concreto e la sperimentazione.
Inoltre lo schema riassuntivo dove sia esimplificato il percorso ragionato fatto dall’insegnante, è molto importante per l’alunno dislessico. Ciò riguarda tutte le discipline scolastiche.
La diagnosi permette di capire ed ad evitare errori come colpevolizzare il bambino. Fatta la diagnosi infatti si possono mettere in atto aiuti specifici, tecniche e “concessioni” come tempi più lunghi per svolgere i compiti.
I dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma comunque imparano.
E adesso sentite: la dislessia può essere un dono? Molti personaggi famosi in campi diversi ne sono e ne erano affetti.
Una piccola serie di nomi come esempio? Leonardo Da Vinci, Tom Cruose, Jhon Lennon, Magie Johnsono, Pablo Picasso, Andy Warhol, Walt Disney, Hans Christian Anderson, Agatha CHristie, Albert Einstein…..

(M.M.)

Anno di prova neoassunti

E’ un rebus l’anno di prova per i docenti neoassunti in ruolo.
Per poter considerare di prova l’anno scolastico 2015/2016 è necessaria l’autorizzazione del Dirigente dell’Ufficio Scolastico che pare non esserci.
Di conseguenza sembra che l’anno scolastico di prova dei neoassunti slitti al prossimo a.s., continuando però gli stessi a svolgere supplenza presso una scuola media.
Questo comporterà conseguenze anche per la mobilità e per la ricostruzione di carriera?

(M.M.)

Il vero significato dell’integrazione scolastica

“Va’ da sè che il tornitore si sforza di lavorare sul pezzo non riuscito affinchè diventi come gli altri pezzi…se ognuno di voi sapesse che ha da portare innanzi ad ogni costo tutti i ragazzi e in tutte le materie, oranizzerebbe l’impegno per farli funzionare…” ( Don Milani)
La famosa lettera non era indirizzata ad una proffesoressa, ma era rivolta a tutti gli insegnanti che si occupavano dei “sani” e respingeva “i malati”
Pensava ad un modello di scuola in cui tutti gli insegnanti e i vari operatori fossero coinvolti nella costruzione di una comunità scolastica integrante.
L’integrazione non riguarda solo l’alunno disabile: ciascuno di noi ha bisogno di aiuto e sostegno.
La nostra Costutuzione è basata sul principio…”me ne occupo…L’atro mi sta a cuore”.
Compito della scuola è aiutare ogni alunno della classe a sentirsi parte integrante del gruppo.
(M.M.)