A fine marzo in Emilia Romagna sono stati sequestrati dalla Guardia Forestale medicinali illegali e potenzialmente pericolosi per la salute.
Il controllo su 45 esercizi commerciali specializzati ha portato a 7 sequestri tra Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Rimini.
Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti importati dalla Cina e utilizzati nella medicina alternativa per curare malattie muscolari, reumatismi, asma, ma anche semplicemente con funzioni afrodisiache e contenenti pene essiccato di pantera, ossa di macaco, ghiandole di cervo muschiato ecc…
Presso il deposito della forestale dell’aeroporto Marconi di Bologna assieme a “macabri trofei” come il leone impagliato e le corna di antilope, da grattugiare come parmigiano contro la pressione bassa, c’è un gran quantitativo di medicamenti che vanno dalle pastiglie di rinoceronte allo sciroppo a base di bile d’orso.
Questo raccapricciante commercio che avviene contravvenendo alle normative CITES (la convenzione di Washington sul commercio delle specie di flora e fauna in via di estinzione), ha anche un prezzo enorme in termini di sfruttamento e sofferenza animale.
La bile d’orso ad esempio viene ottenuta attraverso un crudelissimo procedimento che sottopone l’animale, immobilizzato in gabbie/bare con un catetere infilato nell’addome, ad anche 20 anni di inimmaginabili torture e sevizie. Boicottare i prodotti illegali non è l’unica strada praticabile.
L’Associazione “Salviamo gli orsi della Luna” con sede a Bologna, supporter di Animals Asia Foundation (ente benefico internazionale che si batte per la chiusura delle fabbriche della bile), promuove iniziative di sensibilizzazione e di denuncia (mostre, convegni, banchi di raccolta firme).
Recentemente ha lanciato la campagna “Adottiamo un orso” per dare un segnale concreto contro questo scempio e fungere da raccordo per realizzare un sogno che a livello individuale potrebbe risultare proibitivo, dato che la cifra da raggiungere è ragguardevole (ca.10.000 euro).
Adottare un orso significa sostenere i costi delle cure veterinarie, delle operazioni chirurgiche e della lunga riabilitazione di cui necessita una volta sottratto alle fabbriche e rimesso in libertà in oasi protette (molti hanno tumori, infezioni croniche, arti atrofizzati, alcuni di essi sono ciechi e circa un terzo sono mutilati).
Si può aderire all’iniziativa mandando un contributo attraverso il bollettino allegato alla rivista (qualsiasi cifra è importante!).
Per informazioni su questo tema, le attività promosse da Salviamo gli Orsi della Luna e l’andamento della raccolta fondi, è possibile visitare il sito www.orsicinesi.org o telefonare al num. 333-4285644.
Per contribuire economicamente, considerando che qualsiasi cifra va bene, si possono utilizzare i seguenti riferimenti:
BOLLETTINO POSTALE: ccp n.99741712 oppure
BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT31R0760103200000099741712 (ABI 07601-CAB 03200)
intestato a: Ass.SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA
Causale: Progetto “Adottiamo un Orso”